L’assunzione alle Poste del fratello di Alfano è la rappresentazione dell’etica sia delle Poste che del Governo "concluso" poiché tace e consente.

Nella giornata di ieri è circolata la notizia dell’avvenuta notifica dell’avviso di proroga delle indagini a carico di Alessandro Alfano fratello di Sua Eccellenza Angelino Alfano ex Democratico Cristiano che dal 22 febbraio 2014 è Ministro dell'Interno nel Governo Renzi. 
Il fratello Alfano è stato assunto come dirigente della Postecom, società che gestisce i servizi internet di Poste Italiane. 
Eppure le Poste Italiane nella loro filosofia aziendale alla voce “forma etica” dichiarano: “Perché non abbiamo nulla da nascondere e tutto da dare. Siamo trasparenti e leali”. 
"Trasparenza" che permette anche formalmente che un dirigente possa essere nominato per chiamata diretta, senza fare alcun concorso! Ditemi quale trasparenza c’è in questa forma di assunzione!. Anche perché di sicuro, per quella carica lo stipendio è elevato (sopra i 100 mila euro l’anno, fino a 200 mila). 
W la madonna dei miracoli!
Ma cosa sappiamo della professionalità
 e competenza? 
C’è un’ipotesi di reato, del fratello di Alfano, ed è di concorso in frode informatica, poiché, stando alle difficile informazioni sin qui trovate, sembrerebbe che una segretaria dell’Università di Palermo, scoperta per puro caso dal Rettore, avesse usato inserire dati falsi all'interno del computer centrale dell’Università previo bustarella. ( per far questo certamente non bisogna conoscere molto!) Per mezzo di tale operazione, gli asini potevano garantirsi il superamento degli esami necessari al raggiungimento della Laurea senza presentarsi davanti ai docenti ( che sia il solito voto di scambio?).  Ma questa non è che l’ultima infatti, l'Alfano aveva già fatto parlare di sé e del proprio Curriculum Vitae non del tutto cristallino. Curriculum pubblicato nel suo sito sul quale scrive sempre di sé: "Si mostra duttile nell'interlocuzione, aperto a comprendere le motivazioni degli altri, attribuendo a questa sua capacità un indubbio apporto di conoscenza - da aggiungere alla sua esperienza personale, per maturare nuove prospettive e nuove soluzioni - ed anche un'intensa pratica di mediazione. Sa anche essere inflessibile, quando è necessario, e tutti gli riconoscono di essere diretto, franco, leale, spietatamente realista", Proprio su questo curriculum sono stati sollevati in passato diversi dubbi: Tanto che proprio sul curriculum di Alessandro Alfano esiste una interrogazione parlamentare del deputato di Sinistra ecologia e libertà, Erasmo Palazzotto. 
Cosa poi dire poi della fulminante carriera presso la Camera di Commercio di Trapani (nomina a Direttore nel 2010) da cui è stato dimissionato dopo un anno perché la nomina era stata decisa a tavolino. 
Della serie tengo famiglia. L’Italia, purtroppo, è il Paese delle raccomandazioni, già e la crisi ha una buona parte del suo sviluppo proprio per queste cause!
Grazie PD e Renzi per questo continuità politica, così 3 milioni e 500.000 persone disoccupate  possono ringraziarvi. 


P.s. 
Conoscete qualcuno che possa darmi una raccomandazione?