EXPO 2015 MILANO: Che mangino le brioche!




La rivolta di Milano dei NO-EXPO si cerca di farla dimenticare e di manipolarne la ragione. 
La gravità della questione resta e appare più sconcertante quando si visita l'EXPO "coscientemente" con spirito critico poiché è il futuro di tutti noi,  per purtroppo prendere visione del fallimento stesso della Esposizione Universale 
indubbiamente fuori tema,  un volo su quanto non si fa che il proporre soluzioni.
Oltre l'esercizio architettonico anch'esso discutibile,  con un "Albero della vita che ricorda più un "calcio in culo" delle giostre che un albero della vita!.

Indubbia la bravura organizzativa degli USA,  progettata con un stupendo e coinvolgente Material Design, con un sincronismo di regia che insegna come modellare i tempi di attesa delle persone,  però nel bene e nel male la solita bella favola, il solito bel film d’impostazione Disneyana dove tutto va bene e tutto finisce bene, anche se spesso anzi sovente nella realtà questo non avviene. Il grande sonno formato USA. 
Questa filosofia certamente non si scontra con quella Russa a base di dimenticare bevendo Vodka e di arricchirsi con la speranza di una buona  salute bevendo l’acqua del lago Baikal, il lago d'acqua dolce più profondo del mondo, quello con il volume maggiore (23 615 km³)!.
Nemmeno si distanzia da questo conteso la Speranza cinese di messi digitali certamente indigeste,  o la convinta soluzione Coreana per sconfiggere la fame nel mondo!  Ne quantomeno l'assurda esposizione della Moldavia con un investimento spropositato per esporre tre televisori a parete certamente non una bella figura! Avrebbero fatto meglio a piantare un semplice orto (incredibile!).
Certamente in tema l'esposizione Tedesca, con semplici e allegre coltivazioni, studi inerenti all' agricoltura quale soluzione. Interessante e di ampio respiro l'essenzialità degli Inglesi con i loro prati di semplice erba. Mentre  il profumo del pane inonda lo stand Francese e richiama “Qu'ils mangent de la brioche», "Che mangino brioche "  che secondo li senso popolare comune  convenzionale è quanto detto da Maria Antonietta , anche se  non corrisponde alla data di occorrenza della frase, né il suo contenuto, motto che è diventato un simbolo di supremo distacco del potere assolutista dai problemi reali della gente comune.
Risultati immagini per imperatore Hui Jin in Zizhi Tongjian
Nel mondo è un detto ancor più antico, pare risalire  ad "Un imperatore cinese  al quale venne detto che i suoi sudditi non avevano abbastanza da mangiare riso, rispose: ' Perché non mangiano carne? ' (「何不食肉糜?」) " . La frase è stata attribuita all'imperatore Hui Jin in Zizhi Tongjian.   Anche in Giappone, nel periodo Edo della grande carestia del Tenmei quando ci fu una grave carenza di riso alle stelle il magistrato Magaribuchi KeiSusumu  indicò che  "il riso è buono da mangiare una se non c'è carne di  cane e gatto."   Questa osservazione fece scaturire  la rabbia della gente ed ebbe il risultato di causare l’uscita del Magistrato dalla comunità.
In Russia nel 1962 Boris  Kurochkin disse  "Invece di pasticci di carne, si mangi il fegato",  suscitò l'indignazione dei lavoratori, e questa  frase diede luogo a eventi successivi,gli scioperanti  bloccarono la linea ferroviaria e sulla locomotiva qualcuno ha scrisse: "la carne di Krusciov", la paura si diffuse di stazione in stazione .
“Che mangino torta"  è un'altra espresssione di idenntico signoficato usata anche i media americani  durante la crisi economica del 2008-2009  con la reazione di  risposte arrabbiate di molti americani vittime della crisi. Inoltre, la frase della torta viene più volte utilizzata per descrivere la rilevanza nelle telenovelas latino-americane, in cui la vita è di lusso con la foga amorosa, anche se la maggior parte della popolazione dei paesi latino-americani non hanno una casa e fanno fatica a mangiare.
Risultati immagini per briocheResta comunque, che la grande divulgazione è avvenuta Appare in Jean-Jacques Rousseau s ' Confessioni , la sua autobiografia (le cui prime sei libri sono stati scritti nel 1765, quando Maria Antonietta aveva nove anni, e pubblicato nel 1782). 

La rivolta di Milano dei NO-EXPO è stata soffocata dal Potere che, volendo o no, o per stupidita o ingenuità,  ha avallato lo stile EXPO formato da corruzione e interesse al proprio tornaconto, dimenticando l’interesse comune della gente. 
Una logica che ben si distanzia dalla compressione dalla tolleranza verso le altre idee che ha negato il diritto di opinione. 

Ora L'EXPO ci liscia delusi amareggiati da quest'ennesimo disinteresse per la cosa comune, la terra , dove tutti abitiamo ma ormai solo di proprietà di alcuni violenti che negano la parola ad altri che ne hanno sia il diritto che la ragione, in un continuo ladrocinio di quanto il buon Dio o la natura ci ha dato. Dove la logica imposta è combattere la violenza ma ogni giorno si violentano i più fragili, Una logica in cui se sei ricco riesci a mangiar bene e restar magro, ma se sei povero diventi obeso a furia di mangiar schifezze. 
Una manifestazione di Potere sconcertante, che lascia solo spazio ad un moto spesso usato Tiberio : Me mortuo Terra misceatur Igni ("dopo la mia morte, [anche] la terra, mescolato con il fuoco"). Alcuni ricercatori tendono ad attribuire questa frase a  Filippo d'Orleans.
E la FAO dove era?


con rispetto in omaggio a: