ATTENZIONE! Nessuno vi tutela o difende responsabilizzatevi siamo tutti coinvolti nessuno è escluso. NESSUN DORMA!

Mark Zuckerberg
tutti ne siamo coinvolti personalmente
E’ da tempo, anni, che segnaliamo la necessita di leggi a tutela dei cittadini, ma i politici distratti o coinvolti da lobby, fanno finta di non sapere, riguardo alla trasparenza di Facebook  relativa all'insieme dei metadati di sua appartenenza, non condivisi ma venduti al miglior offerente privato o ...pubblico  (a questo proposito si sa informalmente di contatti politici incluso nel 2011 Maroni quando era Ministro degli Interni con l’azienda di Mark Zuckerberg ) ma si anche dal Brevetto depositato a gennaio di quest’anno. 
Come si può comprendere pare che Facebook sia divenuta in grado di stabilire univocamente con quale fotocamera è stata scattata una foto. E potrebbe anche porre in diretta correlazione le foto acquisite usando una determinata fotocamera con uno specifico utente del social network.
L'analisi tecnica delle foto caricate online permetterebbe di scoprire l'identità di un utente, anche quando avesse creato differenti account su Facebook e stabilire collegamenti diretti fra utenti, eventi, gruppi e pagine.
Facebook non si limita a leggere i metadati delle immagini, spesso presenti nelle foto caricate sul social network, ma può analizzare le caratteristiche e le specificità di ogni singola immagine. L'esame degli attributi fisici di una serie di foto, diretta conseguenza del sensore della fotocamera e delle peculiarità delle lenti, consentono di ottenere informazioni univoche. La presenza di graffi sulle lenti, polvere, artefatti sull'immagine, pixel anomali, porta alla generazione di foto digitali che sono "uniche". Un sistema che riesce ad individuare e distinguere tra due gemelli uguali.

Si tratta di parametri sui quali le persone non hanno il controllo ne diretto ne indiretto e che potrebbero/possono essere utilizzati da Facebook come una sorta di "filigrana" che oltre ad individuare l'individuo on line (passi per strada una fotocamera ti riprende e sa tutto di te e dei tuoi amici e può soprattutto può entrare in empatia computazionale, inoltre  suggerisce con quale macchina (o dispositivo mobile) è stata scattata una foto e, con buona approssimazione, da quale individuo, ecc.
La tecnologia messa a punto da Facebook potrebbe/può risultare utile per accertare, in maniera inoppugnabile, la paternità di un'immagine. 
Il potere di Facebook non supervisionato  è condiviso pubblicamente è molto pericoloso, e i cittadini devono essere informati e tutelai nella loro privacy
Altro che pensare di fare leggi inutili per bloccare i cittadini, i pericoli reali che incorrono le persone  bisogna saperli riconoscere!. Da molti anni sono in corso questi studi e il Caffè  ha già  pubblicato articoli indicandone la pericolosità degli studi fatti da Facebook dal 2009.
Noi siamo gli autori di noi stessi
tutela individuale
L'immagine propria di qualsiasi individuo  personale è una proprietà personale. Chiunque  la vuole usare a scopi commerciali o politici o sociali, inclusi:  tutti i media che fotografano o riprendono persone direttamente o indirettamente, l’uso delle fotografie pubblicate dagli stessi cittadini e altre eventuali,  devono ottenere un consenso consapevole,  scritto e tutelato pubblicamente inoltre  
L'individuo deve essere risarcito,  non  si può ritenere  valido richiedere  e ottenere il consenso individuale all'uso gratuito dell’immagine poiché l'individuo può sentirsi obbligato/soggiogato  dal potere oppure per sentirsi inserito in un gruppo e socialmente acetato..

Necessaria immediatamente rivedere il diritto di autore  riconoscendo l'immagine personale individuale di ogni persona  una serie di diritti  di carattere morale e patrimoniale, una legge che tuteli i cittadini anche proteggendoli dalla loro inconsapevolezza, invece di formulare leggi fatte ad esclusivo interesse del poteri.!
Una questione non demandabile a terzi irrimandabili perché l'urgenza è  prioritaria immediata, una lacuna che lascia scoperte le persone ingenue e in buona fede al fine di consolidare un potere computazionale empatico che potrebbe soggiogare e indirizzare votazioni e governi e il futuro di tutti noi. Bisogna rendersi conto della gravità della questione.
Un pericolo enorme sottovalutato o che ci è stato e c’è nascosto o non indicato volutamente.
Un accusa che non lascia scampo all'opportunismo politico. 
Bisogna che chi ci Governa oltre ad usare Facebook usi anche la propria testa al servizio della gente!

Sapere Aude!